Per aiutare la persona disabile a trascorrere più tempo in carrozzina, è innanzitutto necessario avere nozioni di biomeccanica della postura seduta e di meccanica della carrozzina.
Si favorisce così la partecipazione e le attività di relazione, riducendo le necessità di assistenza e cura.
Il dolore cronico e le alterazioni del tono muscolare, con una corretta postura della seduta in carrozzina saranno attenuati.
Per vedere e capire le eventuali cause e per trovare le migliori soluzioni ai possibili problemi della persona in carrozzina, bisogna:
• possedere buone conoscenze di biomeccanica della postura seduta e di meccanica dell’ausilio
• essere dotati di esperienza, disponibilità a confrontarsi con altre competenze
• essere abili a cogliere le segnalazioni spesso provenienti da chi è in carrozzina e/o da persone assistenti
Comunque, tutto inizia dal perché delle cose, dalla biomeccanica e dalla meccanica.
Nel libro LA SEDUTA IN CARROZZINA di Alberto Lissoni troverete spunti interessanti e argomenti importanti per gli operatori sanitari e i professionisti che gravitano intorno al mondo dell'assistenza.
Scegliere una carrozzina significa valutare con attenzione e competenza tra le diverse soluzioni possibili.
Vanno sempre considerate la capacità, i bisogni e le richieste della persona interessata.
Pertanto occorre provvedere all'adattamento reciproco tra utente e carrozzina, istruendo il primo e modellando l'ausilio per farlo corrispondere alle caratteristiche fisiche e alle necessità funzionali della persona.
Gli operatori tecnici devono necessariamente essere competenti e capaci di determinare le necessità individuali.
La seduta in carrozzina è un lavoro di personalizzazione, assetto, postura e adattamento...