La cocontrazione

Il mantenimento della posizione e la gestione del movimento possono essere realizzati con una strategia motoria chiamata cocontrazione

Cocontrazione cos'è, quali vantaggi e svantaggi ha?

La cocontrazione consiste nell'attivazione simultanea dei muscoli antagonisti e agonisti.

La contrazione simultanea dei gruppi muscolari che controllano le stesse articolazioni, rende il sistema molto stabile, in grado di resistere a perturbazioni bidirezionali.

Le articolazioni sono stabilizzate dalle componenti elastiche muscolari; questo permette un tempo di latenza brevissimo poichè la risposta è esclusivamente meccanica e non dipendente da Sistema Nervoso Centrale.

Questa strategia motoria è utilizzata quando si teme uno sbilanciamento, quando si ha paura, quando non si dispongono altre soluzioni per risolvere il problema motorio.

La cocontrazione ha il vantaggio di essere una risposta tempestiva, senza mediazione del sistema nervoso centrale, ma va a discapito della qualità del movimento

Il sistema diventa estremamente rigido, poco economico e poco flessibile (non esiste la possibilità di adattarsi al cambiamneto dello stimolo)

Irrigidire la muscolatura non permette alle singole articolazioni di reagire prontamente al disequilibrio e di farlo con una fluida alternanza tra contrazione e decontrazione di muscoli antagonisti/agonisti.

Il congelamento difensivo

Il congelamento difensivo delle articolazioni non permette di attivare l'anticipazione posturale necessaria a completare il movimento in relazione alle informazioni ambientali, in modo economico e nel massimo comfort.

la cocontrazione e la stabilizzazione non vanno confuse!

La stabilizzazione per essere efficace innesca la corretta attivazione di agonisti e antagonisti in un fluire dinamico, risponde alle variazioni prodotte con una contrazione proporzionale alle linee di forza generate (economicità) e alla resistenza applicata ( calibrazione delle risposte in funzione degli stimoli)

La cocontrazione inibisce le relazioni e le anticipazioni posturali/motorie e influisce negativamente sulla calibrazione del sistema delle variazioni personali, funzionali e ambientali. Durante l'apprendimento motorio è fondamentale evitare di utilizzarla ma al contrario può servire da parametro per verificare se l'esercizio proposto è alla portata del soggetto e se è eseguito correttamente.


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