MANIPOLAZIONI A LEVA CORTA NEL MID-RANGE

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Docente: Salvatore Bruno

MILANO - Viale E. Forlanini, 21/23

13-15 novembre 2026

due moduli, tre giorni, 24 ore

24 crediti ECM

Destinatari: Medici (tutte le specialità), Fisioterapisti (titolo equipollente DM 27/7/00), Osteopati, Massofisioterapisti iscritti all'elenco speciale, Studenti

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Manipolazioni HVLA a Leva Corta: Sicurezza, Efficacia e Innovazione nel Mid-Range
Il corso approfondisce l’evoluzione delle tecniche di manipolazione HVLA (High Velocity Low Amplitude), con particolare attenzione al passaggio dalle metodiche tradizionali alle più moderne manipolazioni a leva corta. Questo approccio innovativo si basa sulla comprensione dei parametri di movimento vertebrale e sull’applicazione sicura ed efficace delle tecniche nel mid-range, una zona intermedia che consente di costruire una barriera articolare equilibrata, minimizzando lo stress sui tessuti e massimizzando la precisione dell’intervento.

Dal Concetto di Mid-Range alla Costruzione della Barriera Articolare
La terza legge di Fryette-Nelson evidenzia come i movimenti vertebrali si influenzino reciprocamente: quando un movimento si verifica in un piano, le possibilità di movimento negli altri piani sono ridotte. Questa limitazione naturale conduce al concetto di mid-range, dove si costruisce una barriera articolare funzionale e controllata, riducendo i rischi e favorendo la sicurezza.

Vantaggi delle Manipolazioni a Leva Corta
Le tecniche a leva corta si caratterizzano per un’azione rapida e specifica, con un ridotto movimento preparatorio.

Sono particolarmente indicate per:

  • Costruire la barriera articolare nel mid-range in modo controllato.
  • Garantire sicurezza ed efficacia anche in pazienti con limitazioni articolari.
  • Ridurre il rischio di stress meccanico sui tessuti circostanti

Questa innovazione deriva dalle ricerche e dalla pratica di autori come Laurie Hartman DO, PhD, e dei suoi allievi diretti come Daryl Herbert DO.

Approccio Didattico e Modello Funzionale
Il modello didattico del corso si incentra sulla diagnosi funzionale basata sulla risposta reale dei tessuti del paziente, superando i limiti dei vecchi algoritmi biomeccanici e valorizzando la sensibilità palpatoria e il “fine tuning” dell’ingaggio manipolativo. La tecnica sfrutta leve primarie e secondarie combinate, consentendo di individuare restrizioni articolari e di ingaggiare la barriera funzionale in modo delicato, efficace e sicuro. Il trattamento non viene più condotto “a fine corsa”, ma nel medio raggio, favorendo il recupero della mobilità senza forzature e riducendo i rischi.

Contenuti del Corso

  • Principi del mid-range e applicazione pratica nella costruzione della barriera articolare.
  • Transizione dalle manipolazioni tradizionali a leva lunga alle manipolazioni a leva corta.
  • Tecniche specifiche per le diverse regioni della colonna vertebrale.
  • Esercitazioni pratiche per sviluppare precisione e sicurezza nella manipolazione.
  • Diagnosi funzionale e adattamento delle tecniche ai singoli distretti e alle necessità cliniche.

Obiettivi Formativi Didattici

  • Acquisire conoscenze e competenze sulle manipolazioni a leva corta, con particolare riferimento all’applicazione nel mid range articolare.
  • Sviluppare la capacità di valutare funzionalmente il movimento segmentale, individuando la barriera e la restrizione articolare nel range intermedio, senza ricorrere a fine corsa o schemi biomeccanici tradizionali.
  • Allenare la sensibilità palpatoria e tecnica nell’ingaggio manipolativo, utilizzando leve combinate per eseguire manovre precise, sicure e personalizzate a seconda della risposta dei tessuti.
  • Apprendere tecniche di manipolazione HVLA a leva corta con un focus sulla sicurezza.
  • Sviluppare competenze per costruire e lavorare sulla barriera articolare in modo controllato e personalizzato.

Le manipolazioni a leva corta nel mid range rappresentano una trasformazione innovativa nell’approccio al trattamento articolare in ambito osteopatico e fisioterapico, offrendo una soluzione moderna, personalizzata e pragmatica al trattamento delle restrizioni articolari, migliorando la sicurezza e i risultati clinici grazie a una valutazione funzionale dinamica.

 


Peculiarità del corso
Tutti i partecipanti al corso avranno la possibilità di eseguire le tecniche insegnate, come pure l’obbligo di sottoporsi alle tecniche eseguite dagli altri partecipanti


Prima giornata - 9.00-18.00


Fondamenti e Tratto Cervicale

  • Evoluzione: leve lunghe e leve corte
  • Concetto di mid-range e barriera articolare funzionale
  • Principi biomeccanici e neurofisiologici dell’HVLA
  • Sicurezza, direzione della spinta, timing
  • Controindicazioni relative ed assolute
  • Cenni di test vascolo-nervosi fondamentali

ESERCITAZIONI PRATICHE TRATTO CERVICALE

  • Cenni di biomeccanica relative alla pratica
  • Introduzione alla postura del terapista e del paziente
  • Cervicale media (C3–C7): tecniche in decubito supino, dietro e di fronte al paziente e tecniche da seduto
  • Cervicale alta (C0–C1, C1–C2): tecniche da supino e seduto (presa a coppa, al mento, rotazione C1–C2)
  • Cervico-Dorsale (C7–T1): tecniche in decubito laterale, supino
  • Revisione
    • Ripasso collettivo delle sequenze cervicali
    • Correzione individuale di posizioni e vettori di spinta

 


Seconda giornata - 9.00-18.00


Tratto Lombare

  • Introduzione biomeccanica e variazioni anatomiche

ESERCITAZIONI PRATICHE TRATTO LOMBARE

  • Tecniche in decubito laterale (in slide e in gap)
  • Costruzione e controllo della barriera articolare
  • Adattamento spinta al paziente e postura terapista

Tratto Lombo-Sacrale

  • Introduzione alla biomeccanica sacrale e del bacino
  • Differenza (virtuale) di inquadramento e diagnosi ileo sacrale e sacro iliaca e integrazione alla pratica a leva corta

ESERCITAZIONI PRATICHE TRATTO LOMBO-SACRALE

  • Timing e direzione della forza rispetto alla variabilità anatomica
  • Possibili varianti di fulcro e prese (L5-S1)

ESERCITAZIONI PRATICHE SACRO E ILEO

  • Disfunzioni sacro-iliache
  • Tecniche in decubito laterale su Ileo/Sacro
  • Varianti possibili su AIL e Base sacrale
  • Revisione e consolidamento
    • Ripasso cervicale alta e bassa
    • Ripasso C7-T1 introduzione varianti (seduto, prono)
    • Correzione dei punti critici

Terza giornata - 9.00-18.00


Tratto Dorsale e Zone di Transizione

  • Introduzione alla biomeccanica dorsale
  • Variabilità anatomica e passaggi di curva
  • Introduzione al lavoro sulle coste e particolarità K1-K2

ESERCITAZIONI PRATICHE TRATTO DORSALE

  • D1–D12: manipolazioni da supino (DOG), prono, seduto ( tecniche lift-off)
  • Differenze tra dorsale alta, media e bassa
  • Controllo della barriera articolare e qualità del thrust.
  • Variazioni sulle prese e sul fulcro possibili
  • D12–L1: posizionamento in decubito laterale sideroll o DOG da supino

ESERCITAZIONI PRATICHE COSTE

  • K1-K2: da seduto e da prono
  • K3-K7: da supino in DOG
  • K11_K12: lavoro diretto a leva corta e altre modalità
  • Revisione finale
    • Ripasso completo: cervicale, dorsale, lombare, sacro-ileo
    • Verifica dell’apprendimentoe sintesi


Valutazione ECM

Medici
Fisioterapisti
Osteopati
Massofisioterapisti iscritti all'elenco speciale
Studenti dell'ultimo anno del C.d.L.

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La quota comprende:

• attestato di partecipazione
• crediti ECM
• dispense digitali
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ECM

Provider: Imagine Srl a Socio Unico n. 6
Crediti ECM: 24
Obiettivo formativo: Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere